L’equazione indica che, al fine di risolvere la stessa, bisogna trovare quel numero che, moltiplicato per 2, dia 4.
Ovviamente, quindi, il risultato di questa banale equazione è . Ma generalmente le equazioni non vengono mai poste in maniera così esplicita ed evidente, ed allora bisogna applicare alcuni stratagemmi per poterle risolvere; in questo caso ci vengono in aiuto i 2 principi di equivalenza.
PRIMO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA:
Aggiungendo o sottraendo ad ambo i membri di un’equazione una stessa quantità l’equazione resta equivalente alla data.
Esempio: diventerebbe . Risolvendo il semplice calcolo l’equazione avrà come risultato: . Questo esempio ci fa capire anche che questo principio lo possiamo esporre in maniera molto più semplicistica notando che si può spostare ogni termine da un membro all’altro dell’equazione semplicemente cambiandolo di segno. Esempio: diventerebbe , ottenendo lo stesso risultato , ma in tempi più brevi.
SECONDO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA:
Moltiplicando o dividendo ad ambo i membri di un’equazione una stessa quantità diversa da l’equazione resta equivalente alla data.
Esempio: diventerebbe , ottenendo come risultato .
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