Teoria sulla regola di Ruffini
Esempio 2
- Sia
e
;
nella prima riga, andremo ad inserire i coefficienti della in ordine decrescente rispetto all’incognita. In basso a sinistra scriveremo il termine noto, invertendolo di segno.
Riscriviamo ora il primo coefficiente di nell’ultima riga:
Moltiplichiamo adesso il valore appena scritto per il numero più a sinistra e lo inseriamo nella seconda riga; eseguiamo la somma in “verticale”:
Adesso ripetiamo lo stesso procedimento per gli altri coefficienti, moltiplichiamo per il numero a sinistra e sommiamo…
Il fatto che l’ultimo numero sia implica che la divisione è con resto numerico, e i numeri nell’ultima riga rappresentano i coefficienti dell’incognita del polinomio di grado abbassato di rispetto a .
Quindi:
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I giovani di questa generazione e quelle seguenti, sono molto fortunati,perché i mezzi per imparare sono molti e di grande aiuto;oggi solo chi non vuole non impara la matematica.Grazie a coloro che hanno inventato questa tecnologia che secondo me è l’apoteosi di ogni tecnologia.