Nel caso in cui la funzione integranda sia il prodotto di due funzioni o, comunque, interpretabile come tale, risulta spesso utile applicare il criterio di integrazione per parti, deducibile dalla regola di derivazione del prodotto tra due funzioni, cioè:
ove è detto fattore differenziale, mentre è detto fattore finito.
Per applicare adeguatamente tale criterio è importante scegliere come fattore differenziale quello di cui si calcola più semplicemente la primitiva, come possono essere ad esempio le funzioni , o le funzioni esponenziali.
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